sabato 12 marzo 2011

Un altro 8 Marzo: Non sarà possibile libertà senza uguaglianza!


Un altro 8 Marzo 


L'8 Marzo quest'anno è stato tante voci, tanti luoghi e un numero indefinito di modi con cui le donne hanno deciso di esserci non solo per le altre donne, ma per un'altra idea di società. 
I vari movimenti hanno portato non solo nelle piazze, ma ciascuno negli spazi che riteneva gli fossero più idonei, la sua diversità e pensiero. 
Questa molteplicità di espressioni, linguaggi e storia pregressa, non l'ho vista come una divisione, ma al contrario come una ricchezza e possibilità di confronto su molteplici livelli e tematiche, tutte comunque bisognose di essere affrontate.


Voglio soffermarmi su un particolare messaggio di libertà che ho visto dispiegarsi proprio sotto i miei occhi l'8 Marzo a Roma: prima in metro (in concomitanza con i momenti delle Persone-libro di Donne di Carta), poi nella piazza di Se non ora quando ed infine davanti all'ambasciata iraniana dove però non sono potuta andare.


Nella mia Giornata internazionale della donna le parole delle donne iraniane che chiedono libertà, hanno lasciato un ricordo che sovrasta in qualche modo le altre voci.

Sono scesa in piazza per l'Italia, per il suo riscatto e per la situazione delle donne nel nostro paese, ma se non mi fosse capitato fra le mani il volantino che ora vi riproporrò o non avessi visto il cartello con le richieste basilari di queste donne, probabilmente ai significati e alla ricchezza di questo 8 Marzo sarebbe mancato molto.

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L’8 marzo, giornata mondiale della donna, in concomitanza con la relazione periodica sulle violazioni dei diritti umani in Iran che Ban Ki-Moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite, rivolge al “Consiglio dei Diritti dell’Uomo”, a Roma, un gruppo di attivisti per la difesa dei diritti umani e per l’uguaglianza di genere ha indetto un sit-in di protesta, contro la violazione dei diritti delle donne e la repressione dei movimenti di liberazione del popolo iraniano, davanti all’Ambasciata della Republica Islamica dell’Iran, dalle ore 17.00 alle ore 19.00. Invitiamo le donne e gli uomini che lottano per l’uguaglianza e la libertà a partecipare a questa iniziativa.



با فرارسیدن 8 مارس ,روز زن و همزمانی آن با ارائه گزارش مقطعی بان کی مون در باره موارد نقض حقوق بشر در ایران در شورای حقوق بشر سازمان ملل و دومین سه شنبه از سه شنبه های اعتراضی در ایران که به مناسبت این روز پیش بینی شده,گروهی از فعالین حقوق بشر و حقوق زنان در رم گردهمائی اعتراضی نسبت به نقض حقوق زنان و سرکوب جنبش آزادی خواهی ملت ایران در مقابل سفارت جمهوری اسلامی ایران در رم از ساعت 17:00 الی 19:00 تدارک دیده اندلذا از کلیه زنان و مردان بابری طلب و آزادیخواه جهت شرکت در این گردهمائی دعوت بعمل میآید


Appello delle attiviste del movimento delle donne iraniane in occasione dell’8 marzo:



Non sarà possibile libertà senza uguaglianza!


L'8 marzo è la giornata mondiale delle donne. Una giornata dedicata a noi. Una giornata, in nome della libertà e dell'uguaglianza, che corrisponde al 17/12/1389 (data del calendario iraniano), un martedì di protesta.

Un altro 8 marzo per noi donne iraniane che, ogni anno, per parlare dei nostri diritti andiamo incontro ad una violenta e ingiusta repressione da parte delle forze dell'ordine governative.

Per le donne iraniane, a differenza delle donne di molti paesi, l'8 marzo non è un giorno di festa in cui ci si scambiano fiori. È la giornata della minaccia e dell'incertezza. È la giornata della protesta!

Da anni, in questa data, nelle nostre case, nei parchi, nelle sale chiuse e per le strade sussurriamo e a volte urliamo “no alla discriminazione!”, pagando un prezzo alto.

Di tutto ciò non sono rimasti solo ricordi e leggi non modificate. Abbiamo scritto una pagina di storia nella quale silenzio e sottomissione non vengono considerati valore. Una storia che ha insegnato alle giovani generazioni a resistere di fronte alla violenza. Una storia che ha insegnato a donne e uomini a dire “no all'imposizione!”. Una storia di cui ciascuna pagina rappresenta il tenace impegno per una vita migliore.


Noi, un gruppo di attiviste del movimento delle donne iraniane, manifestiamo la nostra solidarietà con donne e uomini che gridano in nome della libertà e della democrazia per le strade delle città iraniane, e a conferma dell'appello di Shirin Ebadi ribadiamo che: “negli avvenimenti politici, non dimentichiamo le nostre richieste fondate sull'uguaglianza giuridica; in questo giorno, insieme ai nostri fratelli, scendiamo per le strade e appoggiamo le richieste di tutti, perché raggiungere l'uguaglianza dei diritti è possibile solo in uno stato democratico”.

Noi, scendiamo per le strade insieme alle nostre sorelle la cui voce di protesta, in Iran, anche nella giornata mondiale delle donne, viene repressa; lo facciamo per le donne che nelle prigioni pagano il caro prezzo della libertà; per le madri che hanno perso i figli a seguito delle esecuzioni del governo iraniano; per le ragazze e le madri che hanno perso la vita per aver detto “non alla sottomissione”; per le ragazze che nessuna legge protegge di fronte al fanatismo maschile e ai crimini d'onore.

Noi scendiamo per le strade per essere la voce soffocata delle donne vittime della violenza, e insieme alle nostre sorelle in Tunisia, Egitto, Libano, Bahrein, Yemen, Libia, ecc, chiediamo uguaglianza di genere, libertà, e l'eliminazione di ogni forma di discriminazione legale e culturale.

In questo momento molti nostri fratelli e sorelle sono in carcere, perciò chiediamo anche la liberazione dei prigionieri di opinione.

Nessun sistema legale assicura giustizia e democrazia se all'interno delle singole leggi non c'è uguaglianza dei diritti tra uomo e donna. Perciò, cambiare le leggi significa iniziare il percorso verso la democrazia e l'uguaglianza di genere e garantire, nel nostro paese, uguali diritti per tutti. Senza dubbio, fino a quel giorno, ogni 8 marzo, per noi, sarà una giornata di protesta.



Grazie a Parisa e Zara per i documenti, le parole e la presenza nonostante i tempi strettissimi fra le tre manifestazioni, c'erano e non solo per le donne iraniane, ma per tutte e tutti.

Un ulteriore ringraziamento a Stefania Molajoni che ha scattato le foto di quella giornata speciale.

L.C.       


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