martedì 4 maggio 2010

Ieri è stata la "Giornata Mondiale della Libertà di Stampa", anche se non se n'è parlato


Giornata Mondiale della Libertà di Stampa: REPORTERS SANS FRONTIERES SU TUTTI I FRONTI


Pubblicato il 3 maggio 2010 da Pasquale

Il 3 maggio 2010, giornata internazionale della libertà di stampa, è l’occasione per Reporters sans frontiéres  di riaffermare i valori che difende. Il diritto di informare e il diritto di accesso all’informazione, senza i quali non esisterebbe la democrazia. Questa data è anche un occasione per l’organizzazione di ricordare il proprio appoggio a tutti coloro che operano per una stampa libera, giornalisti professionisti e persone che svolgono un compito civico di informazione e di verità. Dopo l’inizio dell’anno, nove giornalisti hanno pagato con la loro vita la loro libertà di espressione. Circa  300 professionisti della stampa e netizen sono attualmente in prigione.

Questa data è il punto di culminante di azioni su vari fronti che porta avanti l’organizzazione in favore della libertà di stampa: la lista dei “Predatori della Stampa” viene reso pubblico oggi 3 maggio, unitamente ad  una campagna concepita insieme all’agenzia Saatchi&Saatchi e realizzata dagli artisti Stephen J Shanabrook e Veronica Georgieva. 40 sono i nomi che compaiono su questa lista: 40 uomini politici, funzionari di stato, capi religiosi, milizie e organizzazioni criminali, che attaccano direttamente i giornalisti, che fanno della stampa il loro nemico numero uno, la loro bestia nera. Potenti, pericolosi, violenti, si muovono al di fuori della legge.

Reporters sans frontiéres  lancia oggi una nuova rubrica con l’INA (Istituto Nazionale per gli Audiovisivi) che ogni mese farà il punto in immagini della situazione della libertà di stampa per paese o per argomento.

Disponibile da giovedì 29 aprile e frutto della collaborazione tra l’organizzazione e l’agenzia Magnum, il nuovo album per la libertà di stampa propone 101 fotografie che hanno segnato l’attualità internazionale dal 1936.

Venerdì 30 aprile, il giorno dopo la sua scarcerazione, il giornalista tunisino Taoufik Ben Brik ha tenuto una conferenza stampa insieme a Reporters sans frontiéres  all’aeroporto di Roissy Charles De Grulle.

Inoltre da poco più di una settimana, in occasione dell’esposizione universale di Shanghai, nuovo sfoggio di potenza della Cina dopo i giochi olimpici del 2008, Reporters sans frontiéres  invita gli internauti sul proprio sito sulle libertà ridicolizzate, chiamate ironicamente “Giardino delle libertà”, http://en.rsf.org/shanghai_en.html.

Nel corso delle prossime settimane, Reporters sans frontiéres  propone tre incontri: la pubblicazione del suo rapporto con l’ambiente e il giornalismo, un altro sul pericolo del lavoro di informazione nelle regioni controllate dal crimine organizzato e una guida pratica del giornalismo per seguire le elezioni in associazione con l’Organizzazione internazionale della francofonia.

Reporters sans frontiéres, che festeggia quest’anno i suoi 25 anni, continua il proprio lavoro di vigilanza, di analisi e di denuncia delle violenze e delle ingiustizie. La censura e la repressione prevalgono in Cina, in Sri Lanka e in Vietnam – per citare solo alcuni paesi asiatici. In altri, come l’Honduras e il Messico, il lavoro di informazione è divenuto estremamente pericoloso o addirittura impossibile. In Europa dell’Est, la difficile emancipazione dal passato sovietico pone dei problemi evidenti alla libertà di stampa. In Europa dell’Ovest ci sono leggi, di per sé lodevoli, sulla protezione dei diritti d’autore, contro il terrorismo o contro la pedopornografia possono avere degli effetti negativi per la libertà di informare. Certi paesi sono poi minacciati da conflitti di interesse, in primo luogo l’Italia. Il controllo di Stato sui media, la censura e la presenza in rete di una gioventù in subbuglio sono i tratti salienti della situazione in Medio Oriente. Le schede per i singoli paesi sono consultabili su www.rsf.org e danno un’idea delle diverse realtà.

Infine Reporters sans frontiéres  continua a sostenere i giornalisti di France 3 Hervé Ghesquière e Stéphane Taponier e i loro accompagnatori afgani, raoiti in Afghanistan il 30 dicembre nella provincia di Kapisa.

Tutti gli attentati al diritto di informare e ad essere informati meritano la nostra attenzione.

http://rsfitalia.org/2010/05/03/giornata-mondiale-della-liberta-di-stampa-reporters-sans-frontieres-su-tutti-i-fronti/

 

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